This content has been archived. It may no longer be relevant
Durante l’anno scolastico 2019/2020 è stato avviato un progetto riguardante la composizione di una band formata dagli studenti della scuola. Gli studenti coinvolti in questa attività vengono da diversi classi e indirizzi di studio dell’Istituto.
Gli obiettivi di questo progetto sono:
- Il potenziamento dell’attitudine all’esecuzione di brani e al canto;
- l’ampliamento degli orizzonti musicali dei giovani;
- l’orientamento che può derivare dalla scoperta delle proprie capacità in ambito vocale o strumentale;
- la visibilità del gruppo musicale, soprattutto in occasione di un coinvolgimento e collaborazione con i progetti Teatrale e Shakespeariano.
Per capire al meglio le finalità la nostra redazione (R) ha intervistato due dei partecipanti: Simona e Federico (Rispettivamente S e F).
R: Ciao, grazie per la disponibilità.
S/F: Grazie a voi per l’invito!
R: Vorremo iniziare con una semplice domanda: cos’è la musica per voi?
F: La musica è una delle mie due passioni e rappresenta per me anche una valvola di sfogo, uno spazio in cui creare e comporre nuove musiche o a volte un modo per rilassarmi e rallegrarmi.
S: Per me la musica è un modo di esprimere le proprie emozioni, soprattutto come sfogo nei momenti di difficoltà. Quando sono triste o arrabbiata canto, e dopo averlo fatto mi sento subito meglio. E’ praticamente una parte di me!
R: Quando è iniziata questa vostra passione per la musica?
F: È un po’ strano da dire, questa passione è nata mentre guardavo un episodio di un cartone animato. In questo cartone c’era un personaggio che suonava il pianoforte in quel momento ho pensato: ”Perché non provo a farlo anche io?” . Questo fu l’inizio del mio percorso musicale.
S: Ho questa passione per la musica sin da piccola, devo dire però che era molto più indirizzata verso la danza (hip hop) ma durante la mia infanzia mi sono indirizzata verso altri sport e così la mia ”arte” si è diretta verso il canto.
R: Sappiamo che è difficile lavorare in un gruppo, dove ognuno ha delle opinioni e gusti musicali diversi: com’è stato per voi?
F: Intanto lavorare in un gruppo è bellissimo, perchè ci si diverte e si migliora costantemente. Ad esempio sono migliorato nell’andare a tempo e a ritmo con i miei compagni, cosa molto difficile. Poi anche se si hanno gusti musicali differenti si prova a scoprire nuovi generi.
S: Devo dire che è stato molto difficile! Essendo molto giovani non riusciamo ancora a discutere in modo molto serio, infatti il problema maggiore è stato quello della comunicazione. Molte persone si sono sentite escluse perché le loro idee non erano state scelte, quando in realtà nessuno le aveva sentite e dunque messe in discussione. Sono sicura che, se avremo altre possibilità di spettacoli e/o eventi, la situazione sarà totalmente differente, non facciamo mai gli stessi errori!
R: Questo progetto ti ha indirizzato a un possibile lavoro nel campo musicale?
F: A me piacerebbe moltissimo rendere la mia passione un lavoro, ora io e altri due membri del gruppo musicale scolastico facciamo parte anche di un’altra band, progetto che è nato da poche settimane, e speriamo che abbia successo.
S: No, ma non per il progetto in sé, semplicemente ero già indirizzata verso il campo della musica, proprio per questo ho deciso di aderire a questo progetto.
R: E infine, domanda più importante: cosa hai imparato da questa esperienza?
F: In questa esperienza ho migliorato le mie capacità e ho imparato ad essere più collaborativo.
S: Devo ammettere di essere una persona abbastanza permalosa e introversa (anche se non sembra), proprio per questo ho avuto delle difficoltà a parlare dei miei problemi e ad accettare eventuali critiche. Questa esperienza dunque mi ha aiutato a esternare i miei sentimenti e comunque a lavorare in un gruppo.
R: Grazie mille della collaborazione!
F/S: Grazie a voi per questa occasione!
Questo progetto è partito da un idea dei professori Edgardo Carli e Fabrizio Guirrini.
Seven Strange People
Lisa Crepaldi IV A L.L.