Venezia affondata dagli one day

Venezia affondata dagli one day

Il turismo di massa sta tornando a investire il centro storico di Venezia. Nello scorso fine settimana si sono infatti contate centinaia di migliaia di presenze complessive, con picchi record quotidiani di ben 160 mila persone. Cifre più che triplicate rispetto alla soglia massima di 52 mila, ovvero un turista per ogni abitante. Dopo due anni di pandemia, la fragile città lagunare dalla storia millenaria torna ad ospitare orde di visitatori.

Una situazione da tempo denunciata dai locali come insostenibile: gli one day  finiscono per rendere la città invivibile senza riuscire a compensare economicamente settori come quello alberghiero. Per preservare il patrimonio artistico e l’equilibrio urbano, il Sindaco Luigi Brugnaro ha quindi dichiarato di attuare la proposta di prenotazione degli ingressi sul sito comunale già a partire da quest’estate.

L’accesso sarà gratuito e non verrà richiesto alcun contributo almeno fino al 2023, quando il Comune deciderà se introdurre anche una tariffa variabile al fine di gestire quella che sta diventando un’emergenza urbana. Si andrà dai tre ai dieci euro a seconda del volume di presenze registrate nella giornata. La città è unica a livello mondiale per quanto riguarda il sovraffollamento turistico: in passato si è arrivati a registrare più di settanta turisti per ogni abitante, una quantità insostenibile che, a lungo termine, potrebbe danneggiare irreversibilmente l’assetto urbano.

Questo modello turistico di massa fonda le sue radici in un passato in cui l’obiettivo principale era il guadagno economico; di conseguenza, veniva privilegiato l’afflusso turistico a scapito della tutela del territorio e del patrimonio culturale. Oggi la recente decisione del Governo di vietare il passaggio delle grandi navi nel canale della Giudecca insieme alle nuove disposizioni relative alla limitazione turistica costituiscono sicuramente un grande passo avanti verso la riqualificazione tanto ricercata nonché aspettata. 

Noi giovani italiani non possiamo negare il fascino e la semplicità dei viaggi improvvisati, che nonostante durino una sola giornata ci portano alla scoperta di città magnifiche e patrimoni artistici inestimabili; probabilmente proprio a causa della nostra giovane età non abbiamo mai riflettuto sull’impatto ambientale che queste piccole gite hanno soprattutto se estese su larga scala. Di conseguenza riconosciamo l’importanza dell’informazione e invitiamo tutti i lettori a collaborare per preservare il nostro magnifico territorio, che è tutto da scoprire, ma in maniera sostenibile.