Quando lo Sport incontra lo Spettacolo

Quando lo Sport incontra lo Spettacolo

“Non so perché mi piace, ma è sempre stato così”. Queste sono le parole con cui Barry W. Blaustein introdusse il suo documentario “Beyond the Mat” nel 2000.

Pochi fenomeni hanno suscitato tante controversie quanto il wrestling, e per buone ragioni ad essere onesti (giusto, Katie Vick?), ma ovviamente dipende a chi chiedi. Dagli anziani che hanno iniziato a guardarlo agli albori della televisione, agli adolescenti che cercano dei programmi divertenti e adrenalinici, il wrestling rappresenta qualcosa di diverso per tutti, e ognuno ha opinioni differenti a riguardo.

Personalmente, cominciai a 4 anni, seduto sul divano con mio padre, guardando queste sorte di supereroi con i loro costumi colorati che saltano da un’estremità all’altra di un palco quadrato.

Quasi 15 anni dopo, sono uno studente che sta per diplomarsi. Guardo ancora il wrestling, solo che non lo dico a molte persone, puoi biasimarmi?

Mi piace lo spettacolo, l’atletismo, le gimmick (personaggi), le trame, anche la recitazione incredibilmente esagerata. Tendo a considerare il wrestling come teatro, nella sua forma più elementare.

Hulk Hogan, campione WWE per 1475 giorni consecutivi tra il 1984 e il 1988.

Ora, mettiamo i puntini sulle i, so che il wrestling è uno show, la violenza è per lo più coreografata, i risultati degli incontri sono predeterminati e le rivalità che vediamo sono confinate nel contesto dello spettacolo, ma non è tutto qui per noi fan.

Spesso si sente gente dire: “Non mi piace perché è finto” o ” Come posso essere intrattenuto da della gente che finge di picchiarsi?”. Ci può stare, non a tutti piace lo stesso tipo di film, ma questo è ciò che i critici devono capire, il wrestling non offre combattimenti, offre intrattenimento.

Il wrestling è in circolazione da quasi 70 anni ormai, la WWE (senza dubbio la più grande e famosa compagnia di wrestling al mondo) nacque nel 1953 e “Nature Boy” Buddy Rogers divenne il suo primo campione mondiale nel 1963, e proprio come qualsiasi altra cosa su questo mondo, è cambiato drasticamente nel corso degli anni.

Ciò che è cambiato non è solo la percezione di esso da parte dei media, ma anche il prodotto stesso, la presentazione, in pochi decenni siamo passati da classici lottatori con stivali e costumi generici, con niente che differenziasse l’uno dall’altro e poco o nessun effetto speciale, a roboanti figure che fanno della loro personalità una parte fondamentale della loro performance.

Si può già notare dagli ingressi e dagli abbigliamenti, prendendo in esame grandi campioni del passato come Bruno Sammartino e Killer Kowalski, si può immediatamente vedere una netta differenza tra loro e alcuni wrestler più recenti come “Macho Man” Randy Savage o Ultimate Warrior.

Per via dell’unicità di questi atleti, molti di loro sono diventati delle icone della cultura popolare americana e non solo. Per esempio, Hulk Hogan era un ospite abituale su MTV negli anni ‘80 e 90’, Steve Austin ha reso “mainstream” la figura ribelle a fine anni ‘90 e John Cena ha segnato profondamente l’infanzia di tantissimi giovani negli anni 2000.

“Stone Cold” Steve Austin a WrestleMania 19. (30 Marzo 2003)

E, ovviamente, anche lo stile dei match è cambiato radicalmente, quelle che una volta erano presunti incontri di lotta greco romana misti a risse da bar, sono ora una combinazione di prodezze tecniche, voli spericolati e imprese di forza, il tutto fatto in collaborazione da alcuni atleti di classe mondiale e per questo, c’è un’incredibile varietà di stili:

Gli eccitanti high flyer come Rey Mysterio e Rob Van Dam.

Le sanguinarie leggende hardcore come Mick Foley e Terry Funk.

I grandi maestri di tecnica come Bret Hart e Kurt Angle (ex medaglia d’oro olimpica).

I duri e puri rissaioli come The Undertaker e Dean Ambrose.

I potenti giganti come Big Show e Andrè The Giant

O i carismatici trascinatori come The Rock o ”Rowdy” Roddy Piper, solo per citarne alcuni.

C’è davvero l’imbarazzo della scelta, qualunque cosa ti piaccia molto probabilmente la troverai.

Wrestling è diventato un fenomeno mondiale nel corso degli anni, e per noi fan, trovare un “collega” è un grande evento. Speriamo che dopo aver letto questo articolo, deciderai di dare una possibilità a questa nostra grande passione, fino ad allora, grazie per l’attenzione.

The Undertaker come World Heavyweight Champion (31 Gennaio 2010)

Prima di andare, ti lascio con un’intervista che ho fatto con un fan di vecchia data, dove spiega la sua storia da tifoso e cosa lo affascina così tanto:

“Tu segui il wrestling?”

Sì”

“Come e quando hai iniziato a seguirlo?”

“Ho iniziato 20 anni fa vedendo le prime puntate su Italia Uno, quando c’era quel finto telecronista, Dan Peterson, che era più i versi che faceva che altro (il polocodigoro si dissocia dalle precedenti affermazioni”.”

“Mi citeresti qualche nome?”

“Allora, sicuramente The Undertaker, Bret Hart, British Bulldog, I Road Warrior, gente di poco valore diciamo.”

“Mi stai nominando comunque wrestler appartenenti agli anni 80/90 non quelli degli anni in cui hai iniziato a seguire, forse perché preferisci più quello vecchio rispetto a quello odierno.”

“Sicuramente quello degli anni 80, 90 e quello dei primi del 2000 è il mio preferito, sia per storyline che personaggi, quello dal 2010 è una pagliacciata. Poi sono gusti.”

“Cos’è che ti piace di questo sport?”

“Alla fine è principalmente spettacolo, quindi principalmente tutto il lavoro dietro, la creazione delle varie gimmick, delle interazioni tra i vari personaggi, le alleanze, le finte alleanze.”

The Rock vs. John Cena a WrestleMania 28 (1° Aprile 2012)