EXCHANGE STUDENT

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Ogni anno migliaia di ragazzi e ragazze, dal liceo all’università, decidono di intraprendere un percorso di studi all’estero. Questa scelta è una delle sfide più ambiziose che un adolescente possa decidere di affrontare. Non è facile trovarsi in un Paese dove si parla una lingua diversa, vivere senza la propria famiglia, rapportarsi con norme e mentalità diverse. Infine non possiamo non citare i benefici e le possibilità lavorative che tale esperienza offre.

A tale proposito, abbiamo avuto l’opportunità di intervistare alcuni ragazzi del nostro Istituto che stanno vivendo questa grande avventura.

Vi presentiamo, Lorenzo Barboni da Las Vegas e Serena Trombini dal Canada.

Come ti sei trovato nella nuova scuola?

LORENZO: devo dire bene, anche se all’inizio è stato molto difficile ambientarmi a causa della mia timidezza. Poi, quando ho iniziato a fare sport, ho stretto diverse amicizie.

SERENA: mi trovo davvero bene, però per i primi mesi è stato difficile ambientarmi; facevo fatica a capire i professori perché parlavano molto velocemente. Poi con il tempo sono migliorata nella comprensione della lingua e nella pronuncia.

Che sport pratichi?

LORENZO:  faccio il cheerleader. Siamo molto bravi e abbiamo vinto anche qualche competizione.

SERENA: Inizialmente facevo corsa campestre ma per via del clima freddo non ho più potuto farlo; adesso sono entrata nella squadra di nuoto della scuola.

Com’è il sistema scolastico americano?

LORENZO: è più semplice e va incontro alle esigenze degli alunni. Mi piace molto il fatto che si cambi classe ogni ora  per fare lezione; si conoscono sempre persone diverse e non rimani seduto per tutta la giornata.

SERENA: iniziamo alle 9 del mattino e finiamo alle tre del pomeriggio, a scuola non usiamo i libri e ci sono solo sette materie che puoi scegliere tu in base ai corsi che vuoi fare all’università. Per studiare usiamo delle schede dove prendiamo appunti. A scuola facciamo due tipologie di test, uno dove possiamo usare gli appunti e un altro a sorpresa. I voti non vanno da zero a dieci ma da zero a cento, quindi a percentuale. Sinceramente trovo migliore la scuola canadese, per via delle modalità di studio e per lo stress minore a cui sono sottoposti gli studenti. 

Com’è la situazione Covid nella scuola? 

LORENZO: la situazione covid da noi è migliorata. Le mascherine non sono più obbligatorie a scuola e vengono indossate solo da chi vuole. I casi sono diminuiti molto. 

SERENA: da noi la situazione è migliorata;  i casi sono molto bassi e da metà marzo le mascherine non saranno più obbligatorie nelle aule.

Preferisci America o Italia? 

LORENZO: è una domanda difficile perché ci sono aspetti dell’Italia che preferisco ed aspetti dell’America che preferisco. Se dovessi proprio scegliere, penso l’America.

SERENA: sinceramente preferisco il Canada. Perché sono stati tutti molto disponibili dall’inizio, mi hanno accolto calorosamente e mi hanno fatto sentire come a casa.

Com’è il cibo? 

LORENZO: qui, sono abituati a mangiare praticamente tutti i giorni cibi spazzatura, anche nella mensa della scuola. Provano ad imitare il cibo italiano, ma non ci riescono molto. Può sembrare strano, ma la pizza con l’ananas è buona, soprattutto se lo abbini con qualcosa di salato.

SERENA: non mi piace particolarmente il cibo qui, personalmente trovo eccessivo friggere qualsiasi cosa. Inoltre a scuola il cibo è sempre lo stesso e quindi ho avuto qualche problema ad abituarmici. L’unica cosa che posso dire che mi piace è il poutine, un piatto canadese composto da patate fritte, formaggio e salsa gravy. Molto buono ma anche molto calorico.

Sei andato a qualche festa? 

LORENZO: qui in america non sono andato a nessuna festa o discoteca, perché l’età minima è 21 anni e perché la mia agenzia non me lo permette.

SERENA: ho festeggiato il ringraziamento ad ottobre, non a novembre come negli U.S.A. Sono stata però anche ad alcune feste invernali tipiche della mia regione ma non molte, perché la maggior parte vengono fatte in estate quando non c’è più neve.

Si fa il prom nella tua scuola?

LORENZO: Il prom è la festa americana che si svolge alla fine dell’ anno scolastico durante la scuola superiore. Questo evento ha un’importanza enorme per qualsiasi studente che segna un passaggio indimenticabile nella vita di ciascun ragazzo. 

I vestiti per il ballo sono tipicamente lo smoking per i ragazzi e dei meravigliosi abiti da sera per le ragazze, c’è anche il corsage (il braccialetto floreale) È molto di moda anche noleggiare una limousine per arrivare al ballo.

Il momento più importante della serata è l’elezione del King and Queen che balleranno davanti all’intera scuola una volta incoronati.


SERENA: il prom è un bellissimo evento che si fa a fine anno dove si scattano le foto con il proprio abito e successivamente si va a casa di qualcuno e si fa una festa vera e propria.

Cosa ti manca dell’Italia?

LORENZO: sicuramente mi manca il cibo, gli amici e la famiglia, che non vedo da tanto tempo.

SERENA: mi manca il cibo e soprattutto il fatto di sedermi a tavola e pranzare tutti insieme, mi manca la comunicazione con la famiglia, che avevo maggiormente in Italia. Qua si ha l’abitudine di mangiare quando si vuole, solo durante le feste si mangia insieme. 

Un consiglio che vuoi dare a quelli che vogliono fare l’anno all’estero?  

LORENZO: di vivere l’esperienza nei migliori dei modi, perché capita solo una volta nella vita, e di non fare come me che essendo molto timido ho fatto molta fatica a fare amicizia all’inizio.Il  mio consiglio è sicuramente quello di vivere l’esperienza in tutto e per tutto, e di non fare come me che per molto tempo all’inizio non sono riuscito a vivere a pieno l’avventura. E’ importantissimo partire con una mentalità aperta e di non focalizzarsi sulle differenze. Se potessi tornare indietro, vorrei essere meno timido e vivere subito l’esperienza senza bloccarmi..

SERENA: innanzitutto consiglierei di non scegliere il programma di tre mesi, sono davvero pochi e dopo tre mesi faticavo ancora a comunicare con gli altri, per questo è meglio scegliere il programma di almeno sei mesi. E’ un’esperienza unica che capita solo una volta nella vita e che non tutti hanno purtroppo la possibilità di fare, non ci si deve mai tirare indietro ed avere paura di fare questa esperienza, che è per me la più bella che io abbia mai vissuto. 

Hai fatto amicizia con qualcuno ? Hai trovato l’amore?

LORENZO: all’inizio è stato molto difficile fare amicizia per colpa della mia timidezza, poi però grazie allo sport sono riuscito a fare amicizia con qualche amico. Di amici stretti soltanto due o tre. Per quanto riguarda l’amore, purtroppo no.

SERENA: fin da subito sono stati gentili con me e ho fatto subito amicizia, una volta capito il linguaggio. Mi sono anche fidanzata con una ragazza con cui sto molto bene. 

Come ti trovi con la tua famiglia ospitante?

LORENZO: abito con loro da sette mesi e mi trovo molto bene, abbiamo instaurato un bellissimo rapporto, sono gentili e mi trattano come un figlio. Sono anche molto autonomo e li aiuto spesso a pulire la casa. 

SERENA: la mia famiglia ospitante è molto simpatica, fin da subito mi ha trattata come se fossi parte della famiglia. Mi manca però la mia famiglia italiana perché l’unico momento per poterli sentire è a cena.  

Naturalmente queste sono le esperienze di Lorenzo e Serena e come ben sappiamo esse cambiano da persona a persona. Lo scopo di questo articolo era quello di parlare in modo generale del comportamento, delle abitudini e della mentalità degli americani per far conoscere questi aspetti ai futuri exchange students e non.