“E quindi uscimmo a riveder le stelle”… Ecco, no.

“E quindi uscimmo a riveder le stelle”… Ecco, no.

“E quindi uscimmo a riveder le stelle” scrisse Dante, offrendo alla letteratura una delle più belle immagini di tutti i tempi… peccato che se oggi volessimo fare come Dante e volgere lo sguardo verso il cielo, al massimo troveremmo qualche aereo di linea e le costellazioni sarebbero nascoste dallo strato di smog e dalla sovrailluminazione urbana. Perdiamo qualcosa di essenziale; quel senso di quiete e di stupore che dovrebbe essere proprio sopra le nostre teste ogni notte e che ci fa sognare, ma se ciò accade non è altro che colpa nostra.

L’invenzione della luce elettrica è stata uno dei traguardi più importanti della storia: illumina le nostre case, rende sicure le strade e prolunga le ore di veglia fino alla sera. Negli anni, la distribuzione di luce è aumentata, diventando comune in ogni luogo in maniera eccessiva, portando al cosiddetto “inquinamento luminoso”.

Si consideri i pali della luce, ad esempio, che illuminando le strade sottostanti, finiscono per disturbare la nostra vista, le nostre case e il cielo notturno, provocando gravi danni.

Le tartarughe marine hanno subito un’interruzione dei loro schemi notturni: l’istinto dei cuccioli di tartaruga di seguire la luce della luna per raggiungere il mare è ostacolato dalla luce artificiale del lungomare!

Anche noi siamo colpiti dai danni dell’inquinamento luminoso: secondo alcuni esperti la fisiologia dell’uomo dipende dal buio, ciò di cui abbiamo bisogno è un periodo più lungo di notte e l’eccesso di luce può danneggiare la vista. Inoltre, è stato dimostrato che questo effetto interrompe i cicli naturali del sonno, rallentando la produzione di melatonina e provocando la mancanza di sonno.

La perdita della visione del cielo notturno ha anche un forte impatto psicologico: le costellazioni che illuminano le notti limpide suscitano un senso di meraviglia e stupore che può tradursi in comportamenti umani positivi. Infatti, alcuni filosofi, sostengono che un cielo grande e bello ti faccia sentire parte di qualcosa di immenso ed infinito, qualcosa di sacro che va al di là delle conoscenze umane, mentre, al contrario, un cielo notturno pieno di inquinamento non permette di dare spazio all’immaginazione.

Nel corso dell’ultimo secolo, l’uso della luce è aumentato ed eccessive emissioni di carbonio vengono bruciate soprattutto a seguito della crescita della popolazione e dello sviluppo urbano. 

Per contrastare questa problematica però, sono stati compiuti numerosi interventi, come lo sviluppo di lampadine a basso consumo energetico e innovativi progetti di illuminazione direzionale dei lampioni stradali. Queste e molte altre innovazioni continueranno a perfezionare la tecnologia centenaria della luce artificiale, per un futuro più splendente.